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Il Calcio Monza resuscita con i Colombo: intervista esclusiva a “mister” Delpiano

I trofei vinti dal Calcio Monza sono al sicuro: alla seconda asta fallimentare si è presentato Nicola Colombo, presidente della neonata Ssd Monza 1912

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I trofei vinti dal Calcio Monza nella sua ultracentenaria storia sono al sicuro: alla seconda asta fallimentare, la settima considerando quelle in cui erano in vendita tutti gli asset della fallita Ac Monza Brianza 1912, si è presentato Nicola Colombo, presidente della neonata Ssd Monza 1912.

Dopo la revoca dell’affiliazione alla Federcalcio, deliberata l’altroieri dal presidente Carlo Tavecchio, si è chiuso dunque anche l’ultimo capitolo della vita sportiva dell’Associazione Calcio Monza Brianza 1912, fondata nel 2004 da Giovanni Battista Begnini e distrutta dalle ultime scellerate proprietà. Restano in piedi la verifica dello stato passivo, in calendario il prossimo 22 settembre, e gli inevitabili risvolti penali per il fallimento dello scorso 27 maggio.

calcio-monza-nardecchia-brugnoni-colombo-mbTerminato un ciclo se ne apre comunque un altro. Oggi pomeriggio al Tribunale civile il giudice delegato Giovanni Battista Nardecchia e i curatori fallimentari Giuseppe Nicosia ed Elisabetta Brugnoni hanno potuto finalmente aprire una busta, che conteneva l’offerta di 50mila euro, cioè la base d’asta, per l’acquisto dei macchinari, delle attrezzature varie e di quelle sportive, degli automezzi, delle macchine d’ufficio elettriche ed elettroniche, dei mobili ed arredi e del marchio “Associazione Calcio Monza Brianza 1912”, cioè tutto ciò che era stato già messo in vendita lunedì scorso, ma che nessuno aveva accettato di rilevare per 150mila euro, nonostante che l’aggiudicazione dell’asta avrebbe consentito di partire da una posizione di vantaggio per ottenere dal presidente della Figc, d’intesa con il presidente della Lega nazionale dilettanti, l’iscrizione in soprannumero di una società di Monza o alla Serie D o all’Eccellenza.

calcio-monza-tifosi-mbGli attori dell’ultima asta sono rimasti nell’aula al civico 5 di via Vittorio Emanuele II una decina di minuti dopodiché Nicola Colombo, vicepresidente di Cogefin di Bellusco, guidata dal padre Felice, presidente del Milan dal 1977 al 1980 e sponsor del Monza a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 con i marchi Philco e Zincol Lombarda, si è sottoposto al fuoco di fila delle domande dei giornalisti: “Complimenti a me? No, i complimenti fatemeli alla fine della mia avventura al Monza se me li sarò meritati. Io ho compiuto questo gesto perché tifo per il Monza sin da piccolo, da quando mio padre mi portava a vederlo giocare allo stadio Sada. Mi auguravo che ci fosse qualcun altro ad accompagnare me e mio padre in quest’operazione, ma alla fine ho solo un socio e i tifosi del Comitato Cuori Biancorossi. Comunque sono ancora in corso dei contatti con alcuni imprenditori e spero che maturi qualcosa. Promesse? Quello che prometto sono serietà, molta voglia e grande entusiasmo. Chiederò ai tifosi di avere pazienza perché c’è da ricostruire tutto. Partiremo da Roberto Antonelli (ex attaccante ed ex allenatore del Monza, attualmente osservatore per società di Serie A, ndr) e da Ernesto Peroncini (ex centrocampista del Monza, fino a poche settimane fa coordinatore del settore giovanile del club, ndr), che si stanno già muovendo per il nuovo Monza. Ieri sera ero al Ristorante Villa Reale e il proprietario mi ha mostrato un quadro che ha con le fotografie dei protagonisti del Monza della promozione in Serie B del 1976: c’era mio padre tra i dirigenti, ma soprattutto c’erano dei giocatori eccezionali. Sarebbe bello rivivere quei momenti. Intanto abbiamo fondato la Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912 a responsabilità limitata. Oggi il sindaco dovrebbe aver inviato alla Figc la richiesta per la nostra società di iscrizione in soprannumero o alla Serie D o all’Eccellenza. Noi vorremmo disputare la Serie D, ma la risposta la riceveremo lunedì prossimo. Avremo quindi due settimane di tempo per inviare alla Federcalcio tutta la documentazione necessaria. Cosa posso dire degli altri soci? Uno è un imprenditore del territorio (secondo alcuni rumors sarebbe Matteo Rocca, contitolare dell’enoteca Angelo Rocca & Figli di Agrate Brianza e consigliere della Speranza Agrate, compagine neopromossa in Promozione, ndr) e poi ci sono i tifosi del Comitato Cuori Biancorossi: Matteo Fraschini (uno dei due fondatori, ndr) sarà nel Consiglio di amministrazione”. Finita l’improvvisata conferenza stampa a Colombo è stata donata una sciarpa biancorossa da parte del Monza Club Libertà. A sentirlo parlare erano presenti circa quaranta tifosi.

calcio-monza-mbSia prima di entrare in aula, nei corridoi del Tribunale, che dopo, in via Vittorio Emanuele II, il nuovo “patron” del Monza, tra l’altro ex presidente del Basket Bellusco, ha raccontato come si è arrivati alla giornata di oggi e ha anticipato qualcosa del Monza 2015/16. “Lo scorso novembre – ha spiegato Colombo – scrissi una lettera ad Andrea Dell’Orto e Massimo Manelli, rispettivamente presidente e direttore di Confindustria Monza e Brianza, per denunciare la situazione allucinante in cui si trovava il Monza. Come conseguenza si organizzarono dei tavoli di discussione, ma alla fine i propositi di salvataggio furono accantonati, soprattutto dopo il passaggio della società da Dennis Bingham a Pietro Montaquila. Dopo il fallimento abbiamo visionato i libri sociali, ma abbiamo dovuto rinunciare a salvare il titolo sportivo, non tanto per i circa 900mila euro da sborsare per rilevare gli asset e pagare i debiti sportivi, perché 500mila euro li potevamo recuperare dalla cessione del calciatore Matteo Pessina, quanto per i troppi stipendi elevati che sarebbero stati da pagare per proseguire l’attività col personale in forza. Mi riferisco innanzitutto agli ingaggi di alcuni giocatori, come ad esempio a quello di Gilberto Martinez, che aveva un contratto da 200mila euro lordi all’anno fino al 2017. Dai libri sociali abbiamo visto che nel secondo semestre 2014 il Monza ha accumulato perdite per 1 milione e 800mila euro! Insomma, bisognava ripartire daccapo e ricostruire piano piano. Chi sarà il presidente? Io. Antonelli, che farà l’osservatore per il Milan (fino a qualche settimana fa lo era per il Genoa, ndr) darà una mano al nuovo direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri (ex centrocampista del Monza, la scorsa stagione d.s. alla Pro Patria ma solo fino alla vigilia di Natale, ndr). Peroncini sarà responsabile del settore giovanile, dove ad allenare saranno ex giocatori biancorossi. I rapporti con l’Amministrazione comunale? Il sindaco è sempre stato molto disponibile con noi: diciamo che voleva solo noi come proprietari della società ereditaria della storia calcistica cittadina; ci ha detto proprio che non voleva più gentaglia. Per quanto riguarda l’utilizzo dello stadio Brianteo e del centro sportivo Monzello, che sono comunali, nei prossimi giorni firmeremo la nuova concessione. Il canone d’affitto dovrebbe essere simbolico, ma avremo da realizzare in un anno circa 200mila euro di opere di manutenzione al Brianteo. Al Monzello ci sarà la possibilità di affittare i campi per partite di calcio. Disputare  il campionato dilettantistico al “Sada”? Ci abbiamo pensato, ma i lavori di adeguamento di quello stadio erano più onerosi delle spese da affrontare al Brianteo. Il “Sada”, quanti ricordi… Mio padre era uno dei cinque soci di quel Monza che tornò in Serie B nel 1976. Lui aveva la delega al settore giovanile e fu lui a portare Antonelli al Monza, con il quale è rimasto molto amico. Successivamente acquistò il Milan, altra squadra di cui io sono tifoso. Se il Monza tornerà a essere una società satellite dei rossoneri come nel biennio 1997-99? Lo escludo. A dire il vero non ho ancora capito in che consisteva quella ‘cosa’ che era stata fatta… Un’idea che però voglio realizzare col Milan è una partita amichevole, da giocare il prossimo settembre per portare un po’ di denaro in cassa. La scorsa stagione il Monza ha racimolato più di 200mila euro tra abbonamenti e biglietti. Mi auguro che i tifosi vengano ancora a vedere la squadra. Dato che la categoria sarà inferiore i prezzi scenderanno e introdurremo delle agevolazioni, soprattutto per i ragazzi. Poi avremo i tifosi anche nel Cda e rappresenteranno il 2% delle quote. Il budget per la prossima stagione? Beh, purtroppo tra iscrizione e contributo a fondo perduto, se la nostra richiesta sarà accettata, se ne andranno 350mila euro. Dunque resteranno 450mila euro (somma che secondo gli addetti ai lavori permetterà di allestire una squadra che lotterà per la salvezza, ndr). Speriamo di coinvolgere altri investitori. I due che hanno abbandonato la cordata lunedì mattina? Davide Erba (titolare della Stonex Europe di Lissone e presidente della Fiammamonza 1970 di calcio femminile dal 2011 al 2013, ndr) lo conosco poco. Ci siamo incontrati per una settimana di frequente, ma a un certo punto non se l’è sentita di fare l’ultimo passo perché aveva il timore di dover operare con gente che non gli va a genio. Non è ancora detto, però, che non possa diventare uno sponsor, magari il main sponsor. L’altro soggetto che era in cordata non è brianzolo, ma comunque è lombardo: forse in futuro rientrerà in gioco. Lo scorso novembre avevo scritto anche a Michele Giambelli (dell’omonima azienda di Cascina Morosina fondata dal padre Valentino, presidente del Monza dal 1980 al 1999, ndr), ma mi aveva risposto che al momento non se la sentiva di partecipare alla cordata, però che magari più avanti ne entrava a far parte. Mi aveva avvisato che ai tempi della presidenza di suo padre non si era riusciti a coinvolgere quasi nessuno. E pensare che se ogni iscritto a Confindustria Monza e Brianza tirasse fuori 30-40mila euro di sponsorizzazione si potrebbero fare grandi cose. Poi è ovvio che se ci sono persone serie che lavorano uno abbina il suo nome più volentieri, altrimenti sta alla larga”.

calcio-monza-colombo-mbChiudiamo il servizio col capitolo allenatore: secondo indiscrezioni il favorito per la panchina è Alessio Delpiano, ex difensore del Monza, protagonista delle promozioni in Serie B del 1992 e del 1997 e calciatore-modello anche sul piano umano. “Alex” è reduce dalla promozione in Divisione Unica alla guida del Castiglione, il cui presidente ha però deciso di non iscrivere la squadra tra i professionisti. Lo abbiamo sentito per verificare l’attendibilità dei “rumors”. “Sì, è vero; sono stato contattato dai nuovi dirigenti del Monza – ha ammesso “Mr. 177 presenze” in maglia biancorossa, attualmente a Coverciano dove sta frequentando il corso allenatori Uefa A – Mi hanno parlato di un progetto equilibrato messo in piedi da persone serie. Ci vedremo per discuterne nei prossimi giorni. Devo ammettere che per me Monza non è una piazza normale. Subentra una questione sentimentale non di poco conto perché Monza rappresenta una parte importante della mia vita. Tornare a Monza avrebbe un sapore particolare per me: lì sono cresciuto come calciatore e come uomo. Quando sono andato via ho avuto un’attestazione di affetto indimenticabile. Insomma, Monza è qualcosa di speciale”. E lui sarà lo “Special One” della Brianza? Tra pochi giorni sapremo. Intanto, parafrasiamo una celebre fase: “È morto il Monza… Viva il Monza!”.

 

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