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Calcio Monza, il d.s. Antonelli Agomeri: “Abbiamo tenuto solo 2 giocatori”

Filippo Antonelli Agomeri è il direttore sportivo del Monza 1912, la nuova società di calcio cittadina nata sulle ceneri del fallito Monza Brianza 1912. Ecco in anteprima un’intervista all’uomo–chiave del mercato biancorosso.

antonelli agomeri

Filippo Antonelli Agomeri è il direttore sportivo del Monza 1912, la nuova società di calcio cittadina nata sulle ceneri del fallito Monza Brianza 1912. Ecco in anteprima un’intervista all’uomo–chiave del mercato biancorosso.

Trentasette anni da compiere lunedì prossimo, il nuovo d.s. ha un breve trascorso da centrocampista nel Monza, avendo militato nella Primavera con un paio di fugaci apparizioni in prima squadra. Te le ricordi? “Sì, nel 1996/97 esordii da seniores nella semifinale di andata dei play-off di Serie C1 disputata allo stadio Brianteo contro il Brescello, da noi vinta per 2-1: entrai nel recupero. E poi in Serie B subentrai a metà del secondo tempo a Reggio Calabria, ma la Reggina vinse 1-0. Ricordo che l’allenatore Gigi Radice stravedeva per me”.

Un anno fa hai smesso di giocare a Reggio Emilia e sei diventato dirigente. Come sei finito a Busto Arsizio? “Nella Reggiana mi spezzai il ginocchio e decisi di appendere gli scarpini al chiodo svolgendo per alcuni mesi le mansioni di osservatore. La scorsa estate ho quindi accettato l’incarico di responsabile dell’area tecnica della Pro Patria, ma a dicembre me ne sono andato non ritenendo la mia presenza compatibile con l’ambiente societario”.

Come sei diventato direttore sportivo del Monza? “Nei mesi scorsi ho conseguito il patentino da d.s. e volendo il presidente Nicola Colombo una persona giovane con voglia di fare, ed essendo lui amico di Roberto Antonelli, mio allenatore ai tempi della Primavera del Monza, la scelta è caduta su di me e li ringrazio”.

Calcio-Monza-Colombo1-mb (6)Quali sono le linee guida che avete tracciato per ricostruire il Monza dal punto di vista tecnico? “In attesa di avere conferma di poter disputare la Serie D (lo sapremo il 24 luglio come il Parma, ma non ci dovrebbero essere problemi), abbiamo ritenuto fondamentale scegliere subito l’allenatore, che doveva essere una garanzia per la categoria. Siamo andati diritti su Alessio Delpiano, che ha sposato il nostro progetto dopo la delusione patita a Castiglione delle Stiviere, dove la società ha rinunciato alla promozione in Divisione Unica di Lega Pro. È un tecnico che ha dimostrato di far bene in diverse piazze. Poi vorremmo costruire una squadra com’era spesso quella del Monza anni fa, cioè giovane e con alle spalle un settore giovanile fucina di talenti. L’obiettivo è quello di disputare un buon campionato, ma bisogna rimanere coi piedi per terra, perché stiamo ripartendo da zero”.

Da chi sarà composto il resto dello staff tecnico? Chi saranno gli allenatori del settore giovanile? “L’allenatore in seconda sarà Giacomo Ferrari (anche lui come Delpiano ex giocatore del Monza, nella stagione 2004/05, ndr), mentre il preparatore atletico e l’allenatore dei portieri sono ancora da scegliere. Nel settore giovanile l’unica casella che è stata riempita è quella della Juniores, con Fulvio Saini (già tecnico dei Giovanissimi Nazionali nell’ultimo Monza Brianza 1912, ndr)”.

Quali giocatori sono stati già ingaggiati oltre a Marco Lombardi dal Castiglione, centrocampista nativo di Monza di 28 anni? “L’attaccante Simone Pontiggia dalla Casertana (nato a Desio 22 anni fa, con in carriera due anni di Prima Divisione anche nell’Albinoleffe, ndr) e due elementi del Monza fallito: Daniele Grandi e Alessandro Comentale. Inoltre ne abbiamo opzionati un’altra mezza dozzina, in particolare prestiti dal Torino”.

A proposito del club fallito, dei 32 giocatori che c’erano in rosa resteranno al centro sportivo Monzello solo in 2 allora? “Sì, almeno per il momento. Abbiamo chiesto a Gilberto Martinez se vuole restare, ma per un ingaggio molto più basso di quello che aveva”.

È stata decisa la data del raduno? Il lavoro precampionato si svolgerà al Monzello? Sono state già programmate delle amichevoli? “Sì, a cominciare dal 20 luglio. Abbiamo intenzione di organizzare numerose amichevoli”.

circolo-libertà-monza-club-viscardi-fraschini-mbIntanto la nuova società è al lavoro anche dal punto di vista amministrativo. Martedì scorso si è tenuto il primo Consiglio d’amministrazione della società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata composto dal presidente Colombo e dai consiglieri Carmine Castella e Matteo Fraschini in rappresentanza delle quote di minoranza. Ricordiamo che quasi il 90% delle quote è nelle mani di Colombo e del padre Felice (rispettivamente vicepresidente e presidente di Cogefin di Bellusco) attraverso una holding di famiglia, che Castella è titolare di un’azienda di Perticato che opera nel settore della climatizzazione e che Fraschini rappresenta il Comitato Cuori Biancorossi di cui è stato uno dei due fondatori.

Chiudiamo con le solite notizie, che non possono che essere amare o grottesche, che interessano il fu Monza Brianza 1912. Grande protagonista di questa settimana è Pietro Montaquila, ultimo proprietario (anche se di facciata) e ultimo amministratore del club fondato da Giovanni Battista Begnini nel 2004. Il Tribunale federale nazionale della Figc l’ha nuovamente inibito, stavolta per 8 mesi e 15 giorni, per non aver depositato presso la Commissione di vigilanza sulle società di calcio, entro lo scorso 16 aprile, la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nonché di gennaio e febbraio 2015, e la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nonché di gennaio e febbraio 2015. Anche per quanto riguarda la società, deferita per responsabilità diretta, i giudici hanno accolto la richiesta della Procura federale di non procedere, attesa la revoca dell’affiliazione avvenuta in seguito al fallimento. Insomma, non sapremo mai con quanti punti di penalizzazione avrebbe iniziato il prossimo campionato il Monza Brianza 1912 se qualcuno avesse acquistato gli asset all’asta fallimentare.

calcio-como-monza-tribuna-montaquila-mbMontaquila, però, è sempre a caccia di nuove prede, e così lui e i suoi compagni di cordata, da Paolo Di Stanislao a Cristina Russo passando per Stefano Bruni, hanno pensato bene di chiedere 280mila euro di danni al Bologna Football Club. Se non otterranno soddisfazione hanno fatto sapere che procederanno per vie legali. Il motivo? Il fallimento (di un altro tipo…) della scalata al club felsineo di un anno fa, osteggiato, secondo loro in maniera illegittima, dall’allora presidente Albano Guaraldi, che a loro preferì gli americani, con grande lungimiranza vista la promozione in Serie A dei rossoblù.

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