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Ac Monza: le ultime news su deferimenti, stipendi e calciatori “casinari”

Punti di penalizzazione, stipendi e contributi dei calciatori, “caso Basaye” e nuovo responsabile del settore giovanile: ecco tutte le novità su questo Monza.

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Punti di penalizzazione, stipendi e contributi dei calciatori, “caso Basaye” e nuovo responsabile del settore giovanile: ecco tutto quello che i tifosi del Monza desiderano sapere sui temi “caldi” della settimana.

Proprio domani, infatti, la società dovrà comparire a Roma davanti al Tribunale federale nazionale della Figc per rispondere del mancato invio, entro lo scorso 16 dicembre, della documentazione alla Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti, delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e del Fondo fine carriera per il bimestre settembre-ottobre 2014. Ricordiamo che il club biancorosso non ha inviato la documentazione perché non ha pagato nulla a causa della grave crisi aziendale in cui versa. E che la stessa situazione si è verificata per il bimestre successivo e che infatti proprio oggi il Procuratore federale, a seguito di segnalazione della Covisoc, ha deferito alla Sezione disciplinare del Tfn il legale rappresentante del Monza, il socio unico e amministratore unico Pietro Montaquila, nonché la società a titolo di responsabilità diretta.

fiorillo-chiacchioPer cercare di salvare il salvabile il sodalizio ha affidato un incarico legale all’avvocato napoletano Eduardo Chiacchio (nella foto assieme all’avvocato Monica Fiorillo, sua assistente), uno dei massimi esperti in diritto sportivo. Non per caso ha tra i suoi clienti 26 società di calcio professionistiche a coprire l’intero territorio nazionale, visto che dal Torino e dal Cuneo si scende fino a lavorare per il Trapani e il Catania. Tra il 1993 e il 2005, inoltre, è stato legale pure del Napoli. Lo abbiamo incontrato negli uffici biancorossi del centro sportivo Monzello.

Avvocato, il Monza ha fatto bene ad affidarsi a lei? “Mi auguro di sì. In occasione della maxi-inchiesta sul calcioscommesse, che ha coinvolto anche il Monza, sono riuscito a far sanzionare il Benevento con soli 2 punti di penalizzazione contro i 14 richiesti dalla Procura federale e l’Albinoleffe con soli 5 punti contro i 27 richiesti. Inoltre ho fatto assolvere dall’addebito di illecito sportivo ben nove giocatori: Edoardo Catinali, Ferdinando Coppola, Riccardo Fissore, Matteo Gianello, Alessandro Parisi, Ivan Rajcic, Mirko Stefani, Daniele Vantaggiato, Giuseppe Vives”.

Quale sarà la linea difensiva di domani? “Tenteremo di far rinviare il provvedimento sanzionatorio a carico del club, che dovrebbe essere di 2 punti di penalizzazione, atteso che gli inadempimenti dello scorso 16 dicembre appaiono acclarati. La mia speranza è che l’amministratore unico dell’epoca abbia qualcosa di utile da riferire per la difesa del Monza”. Peccato che nessuno della società l’abbia avvisato che l’amministratore unico dell’epoca, l’irlandese Dennis Bingham, ha denunciato Montaquila che a sua volta l’ha denunciato…

E per quanto riguarda il deferimento per le mancanze dello scorso 16 febbraio? “Anche in quel caso tenteremo di far rinviare il provvedimento sanzionatorio a carico del club, che dovrebbe essere di ulteriori 3 o 4 punti di penalizzazione. Comunque questi punti saranno afflittivi per il corrente campionato, mentre per eventuali mancanze future (come ad esempio per la scadenza del 16 aprile, ndr) saranno afflittivi per il prossimo”.

Cosa ne pensa del fatto che la società, per pagare i debiti arretrati nei confronti dei giocatori e dello staff tecnico, cercherà di ottenere l’escussione della fideiussione da 600mila euro depositata in Lega Pro? “Penso che sicuramente non potrà essere escussa completamente e che comunque, anche se venisse concessa, ci vorrà del tempo prima di ottenerla”.

Secondo l’Associazione italiana calciatori per riuscire a sbloccare una fideiussione a campionato in corso c’è bisogno o di un curatore fallimentare oppure dell’autorizzazione da parte di chi ha racimolato la somma per l’iscrizione al campionato. In ogni caso l’Aic è d’accordo sull’adozione di questa formula per risolvere le situazioni disperate come quella del Monza e del Savoia.

calcio-novara-monza-stadio-piola-montaquila-mbSu questo tema è intervenuto anche Montaquila, che è convinto di riuscire a escutere la somma: “La fideiussione è una garanzia di recupero dei crediti per i tesserati. Se il Monza, come abbiamo richiesto alla Lega Pro, depositerà entro il prossimo 16 aprile una fideiussione da 260mila euro, cioè equivalente al monte ingaggi dei calciatori e dello staff tecnico per il primo semestre 2015, non si capisce perché dovrebbe essere negata la possibilità entro lo stesso termine di escutere la fideiussione da 600mila euro per saldare gli emolumenti di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, il cui totale complessivo ammonta a 521mila euro”.

E per quanto riguarda i contributi all’Inps e all’Inail come pensate di sanare la situazione? “Nei prossimi giorni chiederemo la rateizzazione degli stessi versando la prima rata, in modo da ottenere la documentazione da inviare alla Lega Pro entro il prossimo 16 aprile per evitare di iniziare il prossimo campionato con punti di penalizzazione”.

Sperando che il campionato sia ancora quello di Divisione Unica, dato che la squadra è in disperata lotta per la salvezza. Le ultime giornate hanno evidenziato un serio problema in attacco, dove il solo Torri riesce ogni tanto a impensierire le retroguardie avversarie. In attesa del recupero dalla pubalgia di Marco Gaeta, che finora ha giocato in maglia biancorossa solo 8’, si confidava nel neotesserato Cédric Baseya, il cui transfer non è però mai arrivato dalla Bulgaria, nazione dove ha giocato per l’ultima volta. La punta franco-congolese una decina di giorni fa ha abbandonato il Monzello accusando la società di boicottarlo ed è andata ad allenarsi col Lecce con la speranza di una promessa di ingaggio per il prossimo campionato. Ma in Salento, dopo aver saputo della sua situazione, l’hanno allontanato. La vicenda ha mandato su tutte le furie Montaquila: “Abbiamo ospitato e mantenuto il ragazzo e suo fratello per un mese e mezzo. E lui per ricompensa non solo ci ha abbandonato accusandoci di boicottarlo, ma ci ha lasciato da pagare un conto di 1200 euro di ‘extra’ dell’albergo dove ha alloggiato. La verità è che noi abbiamo persino chiesto alla Figc di sollecitare la Federcalcio bulgara, ma da Sofia è stato risposto che il ragazzo sarebbe in una posizione irregolare dal punto di vista burocratico. Non sappiamo cos’abbia combinato in Bulgaria per non permettergli di venire a giocare da noi, ma certamente alla luce del suo comportamento il suo tesseramento è da ritenersi annullato”.

A proposito di vitto e alloggio, l’amministratore unico ha smentito la notizia spifferata da tesserati del Monza secondo cui da otto giorni ai giocatori e allo staff tecnico sarebbe stato “tagliato” il pranzo, nel senso che se lo starebbero pagando di tasca propria o dovrebbero trovare ristoratori che glielo offrono (magari in cambio di pubblicità). “A parte il fatto che ai giocatori messi sotto contratto da me non è stato garantito vitto e alloggio – ha dichiarato Montaquila – ma la notizia è priva di fondamento perché semplicemente giocatori e staff tecnico adesso pranzano alla mensa del Monzello invece che al ristorante. E il conto lo pagherà la proprietà. È una scelta fatta non per motivi economici, ma per motivi di organizzazione, efficienza e lustro. Organizzazione perché il gruppo non è più costretto ad andare avanti e indietro dal ristorante, dove continuano a cenare, che si trova a Concorezzo. Efficienza perché così diamo modo al barista in subconcessione (il centro sportivo è concesso al Monza dal Comune, ndr) di rientrare dagli investimenti in attrezzature da cucina effettuati in seguito alle promesse fattegli dall’ex presidente Anthony Armstrong-Emery. Lustro perché riteniamo che pochi club possano vantare di far pranzare i giocatori ed allenatori nel proprio centro sportivo”.

Infine, comunichiamo che al Monzello si è registrato un clamoroso ritorno:  Paolo Gatti, già coordinatore del Milan Junior Camp e direttore tecnico della prima Scuola calcio Milan del mondo, è tornato a essere il responsabile del settore giovanile dopo aver ricoperto la carica per solo una quarantina di giorni la scorsa estate. Gatti aveva sbattuto la porta dopo aver litigato con l’allora direttore generale Mauro Ulizio.

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