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Vimercate: processo “Sottocasa” slitta per incompatibilità di uno dei giudici

Tutto rinviato al 10 febbraio per il processo per presunti abusi nei lavori di ristrutturazione dell'ala privata di villa Sottocasa. Uno dei giudici del collegio ha dichiarato la sua incompatibilità.

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Rimandato a martedì prossimo, 10 febbraio, il processo al tribunale di Monza sui presunti abusi edilizi avvenuti nei lavori di ristrutturazione dell’ala privata di villa Sottoacasa di Vimercate. Letizia Brambilla, uno dei giudici del collegio, ha dichiarto la sua incompatibilità a celebrare il processo in quanto cliente per ragioni professionali di uno degli imputati.

Il procedimento è stato quindi fissato fra una settimana davanti ad un nuovo collegio di giudici. A dover comparire davanti ai giudici, il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla e l’ex vicesindaco Roberto Rampi, accusati di abuso d’ufficio: insieme a loro dovranno presentarsi il dirigente del settore pianificazione del comune, Bruno Cirant, il costruttore, proprietario dell’ala privata della villa, Ivo Redaelli e altri due dipendenti comunali.

Nel gennaio 2012 i carabinieri si presentarono in comune a Vimercate per acquisire tutta la documentazione relativa al procedimento su segnalazione dell’architetto Roseella Moioli che aveva presentato un esposto a riguardo. Brambilla e Rampi si sono da subito detti tranquilli che la giustizia gli avrebbe dato ragione.

In consiglio comunale l’opposizione cittadina aveva presentato martedì scorso una mozione per chiedere che il comune si costituisse parte civile al processo: una richiesta respinte dalla maggioranza. A costituirsi parte civile al processo sarà invece molto probabilmente l’associazione culturale “Italia Nostra”.

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