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Trenord-Regione ecco il “piano puntualità”: Milano-Bergamo fra le tratte critiche

"Quello presentato oggi da Trenord è un piano concreto, molto ambizioso ed ineludibile, visto il peggioramento complessivo delle performance durante il 2014” ha dichiarato Roberto Maroni.

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‘Un’azienda, un obiettivo: puntualità’. Questo il ‘claim’ scelto per il Piano straordinario di Trenord illustrato oggi dall’amministratore delegato Cinzia Farisè con il pieno sostegno di Regione Lombardia.

“Quello presentato oggi da Trenord è un piano concreto, molto ambizioso ed ineludibile, visto il peggioramento complessivo delle performance durante il 2014” ha dichiarato Roberto Maroni. Un piano quantomai attuale che arriva fra l’altro dopo il lunedì da incubo che hanno vissuto i pendolari Brianzoli in seguito a un guasto che ha fatto registre pesanti ritardi e cancellazioni.

“La puntualità è quello che chiedono i viaggiatori – ha proseguito Maroni -, questo è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere e questo piano, nelle sue modalità e nella sua articolazione, mi pare risponda in pieno a questa ambizione”.

In dettaglio il piano individua la ‘Bergamo-Milano, via Treviglio’ come la ‘tratta rossa’, su cui testare la validità del progetto. E poi sono state evidenziate 5 tratte critiche di cui una attraversa la Brianza la Bergamo-Milano (Via Carnate).
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“Abbiamo prontamente istituito una task force ‘Emergenza servizio’, poi due gruppo di lavoro ‘One company’ ed ‘Efficienza’. Abbiamo infine deciso di condividere i parametri di servizio con tutto personale e i parametri minimi con tutto il ‘senior management’ di Trenord” – spiega Farisè – Sia chiaro, non ci sono fate con bacchette magiche, abbiamo individuato le priorità e iniziato a lavorare su una serie di azioni coordinate, che possano dare slancio a un servizio un po’ spento”. Si propone di agire su tutti quei fattori che hanno causato un indice di puntualità ai 5 minuti pari al 72 per cento. Il traguardo prefissato – continua Farisè – è quello dell’82 per cento per il 2015, per arrivare poi gradualmente al 90 entro la fine del 2018″. Farisè ha poi illustrato su cosa l’azienda punterà nel periodo dell’Expo, vale a dire una gestione di esercizio straordinaria Trenord dovrà gestire i servizi aggiuntivi con una tipologia di passeggeri diversa dall’abituale.

 

Un altro punto del piano è il recupero della flotta: entro il 2015 saranno dismessi i treni più vecchi e entro il 2016 saranno messi sui binari 63 nuovi convogli. E’ in arrivo anche una sola sala operativa, è prevista la fusione delle 2 attuali di Milano Greco e Saronno presso lo stabilimento di Milano Fiorenza. Infine sarà intensificata anche l’attività di vigilanza con 35 risorse specializzate per un costo complessivo di 2 milioni.

“Il trasporto pubblico su binari è una priorità – ha sottolineato l’assessore Alessandro Sorte – Sentiamo il bisogno di dare una scossa al sistema. In queste settimane ho incontrato comitati di pendolari: lavoratori e studenti hanno il diritto di arrivare al lavoro puntuali. Daremo date e tempistiche certe . dichiara l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte che aggiunge – Il piano si farà, nonostante i pesantissimi tagli che la Legge di Stabilità del Governo Renzi ha imposto alla Regione Lombardia”.

Sulla questione si è espressa Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, nonché pendolare ultra decennale: “La nuova AD Trenord ha subito dichiarato di essersi trovata davanti “una montagna di problemi” e che è necessario “dare una scossa al sistema”. In buona sostanza questo c.d. “nuovo” Piano di Azioni TRENORD, che ci ha presentato a grandi linee, si pone quell’obiettivo che l’azienda rincorre invano sin dal 2011, anno della sua nascita, e che è in primis la puntualità. Si tratta di una sorta di “reset” aziendale che introduce una serie di meccanismi interni di premialità per il personale che consegue il raggiungimento di questi obiettivi, senza tener conto del fatto che, nella maggior parte dei casi, ritardi e scarsi standard qualitativi, non sono addebitabili al personale, bensì a carenza di investimenti e manutenzione sulle infrastrutture e ad una inadeguata programmazione ed attuazione degli obiettivi prefissati da parte del management aziendale. Alla mia domanda sugli investimenti sulle 39 direttrici – continua Nanni – , la Farisè ha risposto che al momento non è possibile pianificarli dato che non è ancora stato redatto il Piano Industriale che verrà definito entro la fine del 2015. Verranno rilasciati 21 nuovi treni , di cui 6 entro fine febbraio, 11 ad aprile e 4 diesel entro fine ottobre 2015 e si provvederà a ingrossare la flotta, recuperando materiale rotabile in manutenzione. Verranno monitorati anche 35 treni “Gold” che viaggiano in fascia di punta e le due attuali sale operative verranno accorpate in un’unica a Milano Fiorenza che gestirà la circolazione e le criticità. Regione Lombardia – conclude Nanni – ha deciso di rinnovare il Contratto di Servizio a TRENORD sulla fiducia, e non sulla base di indici puntualità e di standard di viaggio soddisfacenti, anche se le prestazioni di questi ultimi due anni sono state oggettivamente insoddisfacenti. Noi siamo come San Tommaso, guarderemo ai risultati ed alle scadenze prefissate in questo Piano. Per troppo tempo questa azienda ed il suo management hanno dimostrato di non essere all’altezza degli obiettivi prefissati e, a pagarne le spese, sono stati i 700.000 pendolari che ogni giorno si spostano in Lombardia con i treni. Non è più possibile dare deleghe in bianco, ora occorre conseguire i risultati, altrimenti si apra ad altre società di trasporto pubblico ferroviario con un bando di gara europeo.”

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