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Busnago: sente le “voci” e tenta di uccidere la figlia a martellate

Tragedia sfiorata la notte di capondanno a Busnago quando un papà ha preso a martellate la piccola figlia di 3 anni.

Carabinieri-new

Tragedia sfiorata la notte di capondanno a Busnago quando un papà ha preso a martellate la piccola figlia di 3 anni. La bimba si trova in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, all’ospedale di Bergamo.

Quando i carabinieri di Vimercate lo hanno raggiunto e arrestato nel suo appartamento di via Robinie e gli hanno chiesto perchè avesse fatto questo gesto, M.K. 36 ani di origine ucraina, ha risposta che aveva sentito una voce che gli diceva di colpire la figlia con un martello. Il tutto è successo nella notte di capodanno, quando la piccola di 3 anni stava già dormendo abbracciata alla mamma nel suo letto. Ha iniziato a colpirla ripetutamente fino a quando la madre è fuggita sul pianerottolo con la piccola in braccio: li aiutata dai vicini, ha chiamato il 118 e i carabinieri. L’ambulanza, vedendo subito la gravità della situazione, ha portato la bambina all’ospedale Papa Givanni XXIII di Busnago. dove non in pericolo di vita dovrebbe essere stata sottoposta ad un’operazione per ridurre l’edema celebrale causato dalle martellate. Il rischio è che abbia subito lesioni celebrali permanenti.

Il padre, trovato in casa ancora con il martello, è stato arrestato e portato subito nel carcere di Monza. L’unica spiegazione che ha dato per giustificare il gesto è stata di aver sentito delle voci in testa che gli dicevano di farlo “Altrimenti la bimba sarebbe morta”. I carabineiri stanno indagando per cercare un possibile movente: l’uomo, da dieci anni in Italia, sposato con una moglie connazionale, sembra essere conosciuto in città e dai vicini, come una persona senza problemi e gentile.

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