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Vertici autodromo bloccati dalla “quota rosa”. Capelli: “Monza e Milano convergano sul nome”

Anche nel caso del rinnovo dei vertici di Sias, c'è da nominare obbligatoriamente la “quota rosa” nel nuovo Cda.

Capelli-Ivan-by-Renoldi-mb

“Donne e motori, gioie e dolori” dice il detto. Anche nel caso del rinnovo dei vertici di Sias, la società controllata da Aci Milano che gestisce l’autodromo nazionale di Monza, è la donna il motivo del contendere. C’è infatti da nominare obbligatoriamente la “quota rosa” nel nuovo Consiglio di amministrazione.

Se il nuovo presidente di Sias, Andrea Dell’Orto, è stato nominato nell’ormai lontano 6 agosto, resta invece una situazione di stallo per quanto riguarda la scelta degli altri quattro componenti del Cda e l’incarico di nuovo direttore del circuito. “Nelle prossime due settimane il quadro completo dell’organigramma sarà delineato – assicura Ivan Capelli, ex pilota di Formula 1, commentatore della Rai e ora anche presidente di Aci Milano – Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere”.

Chi sarà il nuovo direttore? Tra Francesco Ferri, vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Massimo Manelli, direttore di Confindustria Monza e Brianza, Dario Allevi, fino a qualche giorno fa presidente della Provincia di Monza e della Brianza, e Umberto Regalia, ex direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda?

“A parte il fatto che ci sono altri candidati, che sono stati presi in considerazione in virtù delle loro esperienze nel Motorsport, ma la nomina dipende anche da chi andrà a occupare i posti nel Cda. Dobbiamo tenere conto di alcune logiche formali, come il coinvolgimento dei Comuni di Monza e Milano, proprietari del Parco che ospita l’autodromo, e l’assegnazione di un posto a una donna, come da Legge. L’obiettivo che ci siamo posti è di riunire in un’unica figura i tre componenti: quello del Comune di Monza, quello del Comune di Milano e la ‘quota rosa’. Il nome c’è già: si tratta di una brianzola. Non è né una ex pilota né un politico”.
gran-premio-formula-uno-monza-autodromo-prove-sabato-2014-Ecclestone-by-renoldiA che punto sono le trattative per il rinnovo del contratto con Bernie Ecclestone per la Formula 1? “Stiamo lavorando con le istituzioni per riuscire a creare un coordinamento che coinvolga, oltre ai Comuni di Monza e Milano, anche la Regione Lombardia. Non si può prescindere da questo accordo tra Enti locali e, naturalmente, dal fatto che la Regione partecipi attivamente alle trattative per il rinnovo del contratto. Dovremmo avere un incontro nelle prossime due settimane”.

Ma recentemente l’assessore regionale all’Economia, Massimo Garavaglia, ha paventato l’impossibilità del Pirellone a sostenere economicamente l’operazione del rinnovo del contratto per il circuito di Monza… “Ecclestone chiede una somma che è impossibile sborsare da soli. Bisogna fare squadra perché quello che si corre non è il Gran premio di Monza, ma il Gran premio d’Italia. È una vetrina annuale per il Paese ed è importante per l’indotto che porta sul territorio. Poi è vero che Ecclestone dice di chiedere per Monza gli stessi soldi che chiede per gli altri Gran premi europei, ma a mio parere lui si accorda in maniera diversa a seconda della controparte”.
Formula-Renault-Autodromo
Anche le World Series by Renault hanno abbandonato l’autodromo di Monza: come vi state muovendo per fermare la riduzione dei week-end di gara? “Era già da anni che la Renault non veniva a Monza per le World Series: da noi si disputava ormai solo la Formula Renault 3.5 Series, che la casa francese ha deciso di spostare al Motorland Aragòn in Spagna adducendo strumentalmente motivi di riprese televisive che anche noi gli avevamo garantito. Comunque rimpiazzeremo la corsa delle Renault con un’altra. Al 90% riusciremo a riavere la Coppa Intereuropa Storica dopo un anno di assenza. Poi ospiteremo le nuove TC3 International Series per vetture Turismo. Ci piacerebbe anche portare il Campionato del mondo Endurance per vetture Sport Prototipo. Inoltre cercheremo di aumentare i raduni di auto e moto storiche. Infine, ma non ultimo per importanza, siccome Michele Alboreto (il pilota milanese che ha perso la vita sul “Lausitzring”, in Germania, nel 2001, ndr) aveva cominciato la carriera con la Formula Monza, mi piacerebbe rimettere in piedi questo campionato, che serviva a mettere in mostra giovani piloti rampanti ma con limitati mezzi economici”.
Aci-LaRussa1Avete in mente di valorizzare il circuito dell’autodromo anche con manifestazioni non motoristiche? “Proporremo la 12 Ore Cycling Marathon di ciclismo, di cui lo scorso giugno si è tenuto il warm-up. Sempre i ciclisti avranno a disposizione la pista gratuitamente nelle ore serali. Inoltre saranno organizzate numerose marce podistiche. Il nostro obiettivo è quello di far tornare la gente all’autodromo, sia per vedere le gare che per utilizzarlo”.
Insomma, di lavoro da fare Aci Milano e Sias ne hanno moltissimo. Da ieri, tra l’altro, il Cda di Aci Milano si è completato con la ratifica da parte dell’Assemblea dei soci dell’ingresso di Geronimo La Russa, aggiuntosi al presidente Capelli e ai consiglieri eletti Enrico Radaelli, Marco Coldani e Pietro Meda.

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