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La Penitenziara dovrà pagare posto letto in caserma, scatta la protesta a Roma

Straordinari non pagati, alloggi fatiscenti e affitto non previsto ma richiesto a chi alloggia in caserma. Questi i presupposti della protesta mossa dagli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio presso il Carcere di Monza.

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Straordinari non pagati, alloggi fatiscenti e affitto non previsto ma richiesto a chi alloggia in caserma. Questi i presupposti della protesta mossa dagli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio presso il Carcere di Monza e che insieme al sindacato si sono rivolti direttamente a Roma.
“Abbiamo scritto una lettera diretta ai capi Dipartimento della Direzione Amministrativa Penitenziaria della capitale ed al Provveditore Regionale – dichiara Domenico Benemia, segretario regionale Uil della Penitenziaria – per protestare contro la novità dell’affitto per chi alloggia in caserma. Sono state introdotte delle differenziazioni per l’utilizzo degli alloggi stessi che, però, sarebbero subordinate anche alla struttura degli stessi. I nostri alloggi versano in condizioni disastrose, in particolar modo quelli interni al carcere di San Quirico dove il riscaldamento non funziona e piove acqua e che senza importanti interventi sono praticamente inutilizzabili, ma non pare vi siano in previsione investimenti di alcun tipo”. Sono oltre 100 i poliziotti a vivere in caserma, alcuni dei quali hanno pensato da soli a risistemarsi gli alloggi. “Gli affitti richiesti variano da un minimo di 40 euro al mese per letto in singola, ad un massimo di 100 per una tripla – prosegue Benemia – ma per l’assegnazione degli stessi non era previsto il pagamento di alcun canone. Questa pretesa di pagamento è un abuso, anche perché chi non accetta rischia di perdere il posto letto. Le strutture fanno acqua da tutte le parti, le scarpe ce le compriamo da soli, non ci pagano gli straordinari e i mezzi per il trasporto detenuti sono a dir poco sgangherati”. Oltre alle strutture, i poliziotti protestano anche per le condizioni del manto stradale antistante San Quirico “Ho inviato una lettera anche per le condizioni della strada – conclude Benemia – a gennaio scorso ho fatto presente che ci capita sempre più frequentemente di maciullare i pneumatici dei mezzi di servizio per le voragini che si sono aperte sull’asfalto. Ad oggi non ho ancora visto muoversi nemmeno una foglia e le condizioni della strada sono peggiorate”.

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