Sociale

Monza, “L’orto in cella” ha presentato i suoi frutti

Pomodori, zucchini, insalata e molti altri ortaggi sono nati dalla passione e dalla cura di circa 20 detenute del carcere di Monza.

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Pomodori, zucchini, insalata e molti altri ortaggi sono nati dalla passione e dalla cura detenute del carcere di Monza. Ieri sono stati presentati i “frutti” del progetto di opoterapia avviato circa sei mesi fa all’interno della casa circondariale di via San Quirico.

insalata-orti-in-cella-by-martinettiL’orto in cella”, questo il nome dell’iniziativa, è stato promosso da Anna Martinetti, referente per l’educazione degli adulti dell’Ufficio Scolastico Territoriale Monza e Brianza e consgliera comunale, che ha coinvolto nella sua ideazione la Casa Circondariale di Monza, Soroptimist, l’UST di Monza e Brianza e Coop. META ed è stato finanziato da Fondazione della Comunità Monza e Brianza all’interno del bando Youth Bank 2014.

Un’attività che ha coinvolto circa una trentina di detenute iniziata con il recupero di un appezzamento di terra nel cortile della sezione femminile. Terreno che le partecipanti hanno ripulito, arato, concimato e seminato, seguendo poi la fase di crescita degli ortaggi fino alla raccolta.

Il progetto ha portato avanti due obiettivi: creare un percorso di apprendimento che mira alla riabilitazione ed al reinserimento sociale delle detenute attraverso l’acquisizione di competenze in campo botanico e in particolar modo nella filiera agroalimentare. “Orto in Cella” ha permesso inoltre alle detenute di lavare in gruppo tentando così di migliorare le capacità relazionali delle partecipanti, con l’obiettivo di facilitare la futura integrazione nella comunità.

 

Foto by profilo FB Anna Martinetti

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