Ambiente

Parco di Monza, gabbie e feromoni per difendersi dall’alien giapponese

Coldiretti ha denunciato la presenza in Lombardia della Popillia japonica, un coleottero che sta mettendo a rischio l'ecosistema. Gli agronomi hanno già scritto all'istituto entomologico di Milano per avere informazioni più dettagliate. Già pronte le contromisure.

popilia japonica

Attenzione massima per la Popillia japonica. Il coleottero giapponese che sta mettendo a rischio l’intero ecosistema lombardo ha fatto scattare l’allerta al Consorzio di gestione del Parco e della Villa di Monza. All’interno del polmone verde non sono stati rilevati esempleari dell’insetto ribattezzato l’”alien dagi occhi a mandorla”.

Tuttavia, gli agronomi hanno scritto all’istituto entomologico di Milano per avere informazioni più dettagliate anche sui protocolli da seguire in caso di emrgenza. “La presenza della Popillia è stata rilevata nel Parco del Ticino – hanno sottolineato -. Qui, però, non si è fatta vedere”. La Popillia è uno scarabeide dal corpo verde brillante e dalle ali color rame o bronzo la cui presenza è stata segnalata all’interno della Valle del Ticino sia in Lombardia che in Piemonte.

I primi avvistamenti regionali, secondo gli entomologi dell’Università Statale di Milano, si sono verificati nell’ovest Milanese, nella zona di Turbigo. L’allarme è stato lanciato da Coldiretti lombardia. In una nota stampa ha spiegatofhe questo insetto può infestare fino a 300 specie diverse di vegetali: alberi da frutta, piante coltivate e da giardino, mais, pomodoro, la rosa, la vite, il pisello, ma anche aceri, meli, i tigli. “E’ una specie altamente dannosa e polifaga, già diffusa in Paesi come il Portogallo e la Russia” spiega, interpellato dalla Coldiretti Lombardia, Mario Colombo, professore della facoltà di Agraria della Statale di Milano.

Mentre gli adulti si nutrono delle foglie, dei fiori e dei frutti, le larve si cibano delle radici arrivando a distruggere completamente il tappeto erboso di parchi e prati. “Al Parco di Monza e nei parchi della Brianza si sono verificati altri problemi – proseguono gli agronomi -. In passato abbiamo avuto a che fare con altri insetti dannosi, ma questo scarabeo giapponese è una novità”. Nonostante una circostanza simile non si sia mai presentata, al Parco hanno già un’idea abbastanza precisa su come comportarsi in caso di necessità.

“Per difendersi vengono utilizzati feromoni che servono per attirarli – hanno aggiunto gi agronomi – e gabbie per imprigionarli”. Per il momento – sottolineano i tecnici del servizio fitosanitario regionale lombardo – le piante attaccate dagli adulti sono soprattutto ortiche e rovi. Negli Stati Uniti, dove è presente fin dal 1916, il coleottero giapponese rappresenta la specie d’insetto infestante più diffusa. Secondo il Dipartimento di Agricoltura a stelle e strisce, gli interventi di controllo costano ogni anno più di 460 milioni di dollari. Le perdite attribuibili alle sole larve ammonterebbero a 234 milioni di dollari all’anno.

 

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