Economia

Artigiani brianzoli contro il Pos: una bastonata per il settore

Apa Confartigianato e Unione Artigiani chiedono a gran voce che si attuino politiche per abbattere i costi di gestione.

pos-pagamenti

Da oggi, lunedì 30, giugno scatta l’obbligo del Pos per esercenti, commercianti, professionisti e aziende. E le polemiche stanno piovendo a catinelle. Consumatori, commercianti ed artigiani tutti stanno protestando.

Gli operatori, idraulici, falegnami, elettricisti, avvocati, archiettetti…  dovranno quindi dotarsi la “macchinetta” che consente ai clienti di pagare con il bancomat, oltre la soglia dei 30 euro. Nononstante l’entrata in vigore della nuova disciplina sia stata rimandata di tre mesi sono molti i soggetti interessati che non si sono ancora dotati del Pos. Tra i motivi i costi troppo alti di installazione e gestione e la scarsa attitudine all’uso delle tecnologie.  E poi si tratta di un obbligo con il condizionale in realtà, perché per tutti coloro che decideranno di non adeguarsi al momento non scatterà nessuna sanzione.

Effettivamente i costi ci sono e sono molto alti e lo sanno bene gli artigiani brianzoli. «Condividiamo i tentativi di agevolare la diffusione della moneta elettronica per attenuare i rischi connessi alla gestione dei contanti, ma ancora una volta dobbiamo denunciare che questo viene fatto sulla pelle, e con il portafoglio, di artigiani e cittadini – spiega il presidente di Apa Confartigianato MB, Gianni Barzaghi – L’obbligo di accettare pagamenti elettronici comporta, infatti, un considerevole aggravio di costi (circa di 1.200 euro all’anno per dotarsi del nuovo sistema di pagamento), soprattutto per quei soggetti economici dal volume di fatturato molto basso o la cui attività prevede margini di redditività ridotti».

Dello stesso parere anche l’Unione Artigiani che, conti alla mano, ha calcolato che i «costi per Monza e Brianza potrebbero incidere sul mondo artigiano tra i 10 e i 13 milioni l’anno».

Entrambe le associazioni artigiane chiediamo con forza che si attuino politiche per abbattere i costi di gestione. «Il costo delle transazioni potrebbe anche essere azzerato da parte delle banche o, quanto meno, fatto sopportare in modo equo a chi paga» dichiara Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani MB.

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