Politica

“Brianza SiCura”, convegno a Seveso. C’è anche Nando Dalla Chiesa

«Era importante che in un momento del genere le istituzioni ci mettessero la faccia», dichiara Giorgio Garofalo, presidente del Consiglio comunale.

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Un convegno sulla legalità. È l’iniziativa promossa dal presidente del Consiglio comunale di Seveso, Giorgio Garofalo, ed organizzata congiuntamente con i gruppi consiliari per venerdì 16 maggio alle ore 21.00, presso la sede della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, in Largo 10 luglio 1976. I relatori saranno Nando Dalla Chiesa, sociologo e presidente onorario di Libera, Salvatore Bellomo, sostituto procuratore di Monza, e David Gentili, presidente della Commissione antimafia del Comune di Milano. Il nome scelto, “Brianza SiCura” vuole mettere l’accento sia sulla sicurezza che sul bisogno che ha il nostro territorio di curarsi (nel senso di prendersi cura) di se stesso.

«Dopo l’operazione Tibet e il caso della banca della ‘ndrangheta, la risposta delle istituzioni non era più rinviabile – ha dichiarato Garofalo, che rivendica la paternità condivisa dell’iniziativa -: La politica fa fronte comune su un problema che va affrontato superando le divisioni “per colore”: questa infatti è un’iniziativa molto politica, ma del tutto apartitica – dice, sottolineando la differenza etimologica tra i due termini -. Al tavolo di lavoro hanno partecipato sia tutti i capogruppi consiliari, che i cittadini di Seveso: in particolare Valentina Valentini, laureata in Scienze Politiche con Nando Dalla Chiesa, che proprio grazie ai suoi studi ha avuto modo di avvicinarsi al tema della legalità».  «Con il mio intervento, volevo sottolineare che anche i cittadini possono fare qualcosa – ha dichiarato Valentina Valentini, che con Dalla Chiesa ha scritto una tesi a partire dalla sua esperienza nell’associazione milanese “Saveria Antiochia Omicron” -. Servono impegno e formazione su queste tematiche». Concorde con il presidente del Consiglio Comunale il consigliere del PD Bizzozzero: «Tutto il Consiglio comunale si è impegnato, perché il problema, sociale ed economico, è enorme. Dobbiamo impedire che la mafia entri anche nel tessuto amministrativo». «Di fronte a un’iniziativa del genere c’era in effetti la preoccupazione che venisse strumentalizzata politicamente, mentre noi volevamo che fosse un’iniziativa di valore slegata dai partiti – ha chiarito Bombonato -. E non ci fermeremo qui: questo è solo l’inizio di un percorso». «… un percorso che con l’aiuto dell’assessore Miotto ci porterà ad iniziative sul territorio – conferma Alampi -: Dobbiamo combattere il disagio sociale di mancanza di cognizione del problema: significa sia alzare l’asticella dell’attenzione, sia comunicare al cittadino che può contare sul sostegno delle associazioni». «L’educazione alla legalità è fondamentale se vogliamo investire nell’educazione» riassume Pagani.

L’intenzione è quella di coinvolgere la giunta, la Polizia Locale, i cittadini, ma ance le amministrazioni limitrofe e i rappresentanti provinciali. «Tutti parteciperanno perché tutti ci mettono la faccia – conclude Garofalo -. Chi fa politica in Brianza non può prescindere dall’occuparsi di questi temi, ma anche i cittadini hanno il loro pezzetto di responsabilità, e non devono farselo scivolare via». Già sabato 10 maggio i consiglieri comunali saranno presenti al mercato con un banchetto per pubblicizzare l’iniziativa in modo congiunto.

G.S.

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