Politica

Vimercatese, Unione dei comuni. Movimento cinque stelle: “Ma i cittadini lo sanno?”

L'Unione dei comuni di Vimercate? Per il Movimento cinque stelle cittadino è stata frettolosa e con diversi punti da migliorare.


L’Unione dei comuni di Vimercate? Per il Movimento cinque stelle cittadino è stata frettolosa e con diversi punti da migliorare.

È questo quanto detto in estrema sintesi ieri sera all’auditorium della biblioteca civica di Vimercate dal consigliere comunale del Movimento, Francesco Sartini. Alle 40 persone presenti alla serata, è stato illustrato lo statuto che verrà approvato dalla quattro amministrazioni coinvolte: Vimercate, Ornago, Carnate e Burago Molgora.

Proprio ieri sera Ornago ha approvato definitivamente la carta che ora dovrà essere votata senza alcuna modifica anche negli altri consigli comunali: lo statuto è stato approvato con i voti della maggioranza e con l’appoggio anche del rappresentante del Gruppo Misto di opposizione. Contrario invece il rappresentante di “Insieme per Ornago”. L’otto aprile toccherà al consiglio comunale di Burago Molgora.

“Non siamo contrari a prescindere all’Unione ma crediamo che si è avuta una fretta incomprensibile nell’approvare lo Statuto e soprattutto non si è consultata in alcun modo la cittadinanza – afferma Francesco Sartini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle –. Il 5 marzo ci hanno fornito la prima bozza che abbiamo letto e a cui abbiamo mosso diverse obiezioni, la maggior parte delle quali sono state bocciate. Il 26 marzo lo stesso testo è blindato e questa sera Ornago lo sta approvando senza più nessuna possibilità di modifica”.

Sartini ha chiesto da subito un referendum per chiedere direttamente ai cittadini la propria opinione riguardo questa scelta, che secondo il consigliere pentastellato non sarebbe neanche presente nel programma di mandato del sindaco: “Non vedo cenno di questa scelta nel programma di Brambilla – continua Sartini – e francamente durante i nostri volantinaggi nelle piazze delle quattro città coinvolte, quasi nessuno sapeva cosa stava accadendo: i sindaci dovevano chiedere ai cittadini la loro opinione e spostare l’approvazione dopo le elezioni in tutta calma senza vincolare in modo quasi definitivo le future amministrazioni”.

Francesco Sartini

Le critiche di Sartini sono anche verso verso lo Statuto che prevederà la formazione di un consiglio dell’unione formato da 20 membri, 9 per Vimercate (6 di maggioranza e 3 di opposizione), 5 per Carnate (3+2) 3 per Ornago e Burago (2+1). Il presidente dell’unione sarà scelto fra i 4 sindaci a rotazione e sarà in carica per 18 mesi. Il sindaco in carica potrà anche delegare un assessore della sua giunta per sostituirlo al vertice. Ci sarà anche un segretario dell’unione che sarà scelto fra quelli dei comuni.

“Non troviamo corretto che il presidente dell’unione possa essere un assessore, potenzialmente una persona non eletta direttamente dai cittadini – continua Sartini –, sbagliata anche la scelta di tenere in carica per 18 mesi il presidente: più giusto invece un periodo di 12 mesi legato anche all’approvazione del bilancio, come accade nelle altre unioni esistenti. Troppo vincolante anche la modalità di uscita dall’unione che prevede una richiesta entro il giugno dell’anno in corso e potrà avvenire solo dopo il 31 dicembre dell’anno successivo: in pratica si dovrà attendere 18 mesi. Ultima ma non per importanza la questione dei dipendenti comunali, che diventeranno dipendenti dell’unione: con quali garanzie e con quale stipendio?

L’impressione di Sartini è che questa unione sia solo il primo passo verso una possibile futura fusione dei comuni: “Una scelta che sarebbe fatta direttamente dai cittadini e che avrebbe regole più chiare”.

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