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Lo stadio Brianteo in futuro sarà coperto? Pronto il progetto galattico da 30 milioni

Trasformare lo stadio cittadino in un impianto in stile nipponico? Nessuno se lo aspetterebbe eppure è questo che potrebbe bollire in pentola in questi giorni. Abbiamo raccolto diverse indiscrezioni e tutte portano nella stessa direzione.

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Va bene che domenica scorsa al Brianteo è stato realizzato un gol che solo Holly nei “manga” giapponesi riesce a segnare. Va bene che la rete in rovesciata del Monza porta la firma di Davide Sinigaglia, soprannominato “samurai”. Ma da qui a trasformare lo stadio cittadino in un impianto in stile nipponico nessuno se lo aspetterebbe.

Eppure, se venissero confermate le indiscrezioni raccolte, lo stadio comunale inaugurato nel 1988 potrebbe subire così tante modifiche da assomigliare alfine più al Toyota Stadium che al “vecchio” Brianteo.

stadio-brianteo-marzorati-armstrong-mbNon a caso domenica scorsa, ad assistere alla vittoria per 5-0 sul Bellaria Igea Marina della compagine biancorossa, era presente il presidente del comitato regionale del Coni, Pierluigi Marzorati. Prima della partita e durante l’intervallo l’ex grande campione brianzolo di pallacanestro ha parlato a lungo col presidente inglese dell’Ac Monza Brianza 1912, Anthony Armstrong-Emery, peraltro costruttore di professione, con l’amministratore delegato Maurizio Prada, col sindaco Roberto Scanagatti e col consigliere comunale delegato allo sport, Silvano Appiani. L’imprenditore britannico, innamorato dell’autodromo nazionale e, di riflesso, di tutto quanto ha a che fare col nome Monza, avrebbe infatti preso una decisione importante, cioè portare in Comune il “piano A”, accantonando il “piano B”. Il “piano A” è il progetto di riqualificazione dello stadio più oneroso e, soprattutto, più ambizioso. L’estate prossima scadrà la concessione del Brianteo da parte del Comune e urge definire il contenuto del nuovo accordo tra le parti. L’Amministrazione ha stanziato 2 milioni di euro nel bilancio triennale per la manutenzione straordinaria, ma in questi tempi di vacche magre la speranza è che arrivi lo “zio d’America” a risolvere i problemi. E questi è “Mr. Anthony”, che in tasca ha il passaporto brasiliano e che al centro sportivo Monzello arriva direttamente dalla sua residenza nel Principato di Monaco al volante di una fiammante Ferrari rossa. Il proprietario della multinazionale EcoHouse Group avrebbe deciso di puntare in alto e di stupire ancora tutti coi suoi colpi a effetto, che solitamente arrivano quando la piazza comincia a mugugnare per qualche sua mancanza e a chiedersi perché si interessa così tanto alla città di Monza. Ebbene, il “piano A” sarebbe un intervento in project financing del valore di 30 milioni di euro. Il Monza si impegnerebbe a riqualificare lo stadio e in cambio otterrebbe la concessione d’uso per parecchi anni e non più per i soliti tre o quattro (quando va bene).

Armstrong-monza-calcio-mbIl “piano A” prevederebbe (il condizionale è d’obbligo perché nessuno a Monza l’ha ancora visto): la trasformazione del terreno da naturale a sintetico allo scopo di ospitare anche il Rugby Monza (che, data la passione di Armstrong per il suo sport di gioventù, verrebbe generosamente finanziato per compiere la scalata dall’ultima alla prima serie) e concerti ed eventi vari di grande richiamo; la realizzazione dell’anello superiore della curva Sud; la realizzazione di un albergo, comprensivo di sala congressi, palestra, spazi per le associazioni cittadine, o attraverso la demolizione della curva Nord o mediante ridimensionamento dei distinti (le “voci di corridoio” sono contrastanti); la copertura completa del Brianteo tramite strutture mobili. Naturalmente con la riqualificazione si andrebbero a eseguire tutti i lavori di adeguamento alle normative, quelli da 2 milioni di euro per intenderci. L’area interessata dall’intervento sarebbe quella compresa entro la cinta muraria dello stadio, dunque il numero dei parcheggi non subirebbe riduzioni.

Rugby1-RenoldiÈ naturale che di fronte a un progetto simile, da Sol Levante appunto (beh, coi colori sociali ci siamo…), si voglia coinvolgere il Coni, che potrebbe aiutare “Mr. Anthony” con finanziamenti in cambio di un utilizzo saltuario per eventi di richiamo internazionale. Ad esempio, è intenzione dell’imprenditore britannico riportare a Monza un test match della Nazionale italiana di rugby, come avvenne nel 2005 quando gli azzurri sfidarono le Fiji, all’incirca di pari ranking, sotto la neve.

Se poi davvero il “piano A” prevede la copertura totale dell’impianto, Monza potrebbe diventare la capitale italiana dei concerti. Del resto la vocazione ce l’ha, come dimostrano le polemiche di questi giorni sulla richiesta di utilizzo a tale scopo di aree del Parco Reale e gli eventi organizzati in città a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Ne ricordiamo due su tutti: nel 1989 il parco ospitò 60mila persone per i Pink Floyd e nel 1992 proprio il Brianteo accolse 90mila fans di Michael Jackson in due serate memorabili per il capoluogo della Brianza.

Monza-stadio-Brianteo-curva-sud-pitturata-mbTra il club biancorosso e il Comune, comunque, la partita dovrà essere giocata presto anche su un altro fronte: il prossimo giugno scadrà infatti pure la concessione venticinquennale del centro sportivo Monzello. Di carne al fuoco ce n’è troppa: è possibile che in questo caso si conceda una proroga di un anno.

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