Un momento doloroso e difficile. Così Monica Casaletto, senatrice monzese, ha definito lo strappo verificatosi all’interno del Movimento 5 Stelle di cui fa parte. Casaletto ha rassegnato le sue dimissioni al presidente del Senato, Pietro Grasso, proprio questo pomeriggio.
Ad illustrare le ragioni che hanno spinto la senatrice pentastellata a presentare ufficialmente la richiesta è la stessa Casaletto. «Ho preso questa decisione a fronte dei “metodi squadristi” affettuati dal Blog in queste ore nei confronti degli espulsi. Non ho apprezzato le manipolazioni soprattutto in occasione dello streaming: funzionava con gli interventi a favore delle espulsioni e si interrompeva con quelli a sfavore».
Un “movimento verticistico”, così lo ha definito Monica Casaletto che aggiunge: «Non so di preciso spiegare cosa sia cambiato, semplicemente si è venuto a creare un gruppo di fedelissimi. Un gruppo di “pretoriani” che ha portato a una destabilizzazione soprattutto all’interno del Senato». La stima per Beppe Grillo resta salda per la Casaletto, che lo ha sempre definito colui che li ha destati. Ora, però, la senatrice monzese parla di un eccessivo controllo con l’intervento di Gianroberto Casaleggio: «Si è creato un clima da “soviet” – spiega- E questo non mi sta più bene». Tornerà a Monza tra la gente che le vuole bene e le ha dato fiducia votandola alle elezioni, Monica Casaletto, per superare il suo personale delicato momento. Oltra alla sua sono state consegnate a Pietro Grasso altre cinque lettere di dimissioni che portano la firma di: Maria Mussini, Alessandra Bencini, Laura Bignami, Maurizio Romani, e Luis Alberto Orellana. Sono invece passati al gruppo misto Ivan Catalano e Alessio Tacconi.
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