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Dramma in viale Lombardia ecco chi sono i due poliziotti eroi

Non hanno esitato. Si sono lanciati tra le fiamme per salvare la vita di un uomo, un barista disperato che per paura di perdere tutto, ha scelto di usare il proprio corpo infuocato come bandiera di protesta.

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Non hanno esitato. Si sono lanciati tra le fiamme per salvare la vita di un uomo, un barista disperato che per paura di perdere tutto, ha scelto di usare il proprio corpo infuocato come bandiera di protesta.

Sono finiti in ospedale per aver salvato la vita a Carlo De Gaetano, il commerciante che lunedì sera si è dato fuoco davanti al suo locale, per impedire che l’accesso venisse sbarrato dalla costruzione di barriere anti-rumore. Il 52enne, insieme ad altre decine di commercianti, da anni protesta perché il cantiere del tunnel di viale Lombardia non si trasformi in un “muro di silenzio” sulle loro attività. Lunedì sera De Gaetano ha deciso di urlare a tutti la sua disperazione incontrollata, arrivando a darsi fuoco. Ad ascoltare il suo grido disperato, a raccogliere la sua richiesta di aiuto, sono stati loro: Gabriele Fersini e Lorenzo Lucarini, rispettivamente il Comandante ed un agente della Polizia Stradale di Seregno. I due agenti, appena il 52 enne è saltato su una coperta infuocata, da lui poco prima appiccata, gli si sono letteralmente gettati addosso, per tentare di spegnere le fiamme che lo stavano avvolgendo. In pochi secondi, troppi per il fuoco che non risparmia, sono intervenuti altri colleghi con un estintore. De Gaetano e Fersini se la sono cavata con poche ustioni, mentre per Lucarini la degenza sarà più lunga. E’ ancora ricoverato all’Ospedale di Niguarda per ustioni al viso ed al corpo. Hanno fatto il loro dovere i due agenti, ma forse anche di più. Non tutti si sarebbero buttati su un uomo in preda alle fiamme, per salvargli la vita. Soprattutto dopo aver assistito ad una scelta consapevole. Eppure i due poliziotti hanno compreso la disperazione, capito l’emergenza e non hanno esitato nemmeno per un secondo. Il Sostituto Commissario Fersini i è gettato per primo, dall’alto della sua esperienza di comandante, e Lucarini lo ha immediatamente seguito. Dimesso dopo le medicazioni alle braccia per le ustioni riportate (secondo quanto riferito da amici di De Gaetano), Fersini è andato subito dal 52enne, ancora ricoverato al San Gerardo, a dimostrargli ulteriore solidarietà. Un gesto di umanità grande quanto quello del 40enne Lorenzo Lucarini, solare e sorridente amante delle motociclette. Lui in ospedale ci resterà un po’ di più, a causa delle ustioni più estese, ma dalla sua pagina facebook traspaiono solo buonumore e positività “Grazie a tutti, mi ha fatto piacere leggervi” scrive alle persone che gli invadono la bacheca di complimenti per il coraggio e auguri di pronta guarigione. Lui, nato ad Ancona e residente a Carate Brianza, una bella fidanzata, pensa a guarire, non esalta il suo operato. “Dovere”, pensano coloro che fanno il suo mestiere. Anche molte persone la pensano così, forse dimenticando cosa e quanto implichi quel senso del dovere, a volte, necessitando di un coraggio che no, non hanno tutti e va ben oltre un regolamento scritto.

 

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