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Gli ultras del Monza: “Multe ipocrite e biglietti cari: questo calcio non va”

Basta con le multe per i cori, basta col caro-biglietti, basta con le sconfitte: si può riassumere così il pensiero attuale dei Sab, acronimo di “Sempre al bar”, il gruppo leader tra gli ultras del Monza, la squadra di calcio al settimo posto nella classifica del Girone A di Seconda Divisione.

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Basta con le multe per i cori, basta col caro-biglietti, basta con le sconfitte: si può riassumere così il pensiero attuale dei Sab, acronimo di “Sempre al bar”, il gruppo leader tra gli ultras del Monza, la squadra di calcio al settimo posto nella classifica del Girone A di Seconda Divisione.

A spiegare nel dettaglio il “Sab-pensiero” è Fausto Marchetti, portavoce del gruppo della curva Sud dello stadio Brianteo, da anni dedicata a uno di loro, Davide Pieri, tragicamente scomparso. Iniziamo dall’argomento multe. Quest’anno, a causa dell’inasprimento dei divieti, la società di via Ragazzi del ’99 sta pagando in sanzioni forse più di quanto incassi al botteghino. Eclatante è stato il provvedimento preso nei confronti del club lo scorso settembre dopo la partita Monza-Rimini: per i “cori inneggianti alla discriminazione razziale” intonati dai tifosi “in occasione delle giocate di un calciatore di colore” del Rimini, che hanno costretto “l’arbitro ad una breve sospensione della gara per gli opportuni provvedimenti”, e per i ripetuti “cori offensivi verso il portiere” del Rimini, è stata decisa un’ammenda di 9mila euro, che probabilmente verrà appesantita in seguito al ricorso del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete. Ancora due domeniche fa, a Crema, il Monza è stato sconfitto per 2-0 dalla Pergolettese e due giorni dopo si è visto pure comminare una sanzione di 500 euro per “coro offensivo verso l’istituzione calcistica”. Altri 500 euro sono stati sborsati questa settimana perché sabato scorso, in occasione dell’incontro Monza-Mantova, i “sostenitori introducevano e facevano esplodere nel proprio settore fuochi pirotecnici”.

Marchetti, come la mettiamo? “Per quanto riguarda i cori inneggianti alla discriminazione razziale e i cori offensivi – spiega il portavoce dei Sab – abbiamo già espresso la nostra opinione e cioè che in realtà siamo di fronte alla sanzione di semplici ‘sfottò’, urlati per innervosire gli avversari. La multa per il coro offensivo verso l’istituzione calcistica fa sorridere: neanche fosse un’istituzione dello Stato… Il fatto è che c’è risentimento, protesta nei confronti della conduzione della Lega Pro e delle istituzioni sportive in generale. Punire anche i cori di discriminazione territoriale è ridicolo. L’Italia è la nazione dei mille campanili: la sua unicità in questo senso è ciò che la rende bella e ammirata in tutto il mondo. È un fatto storico sfottersi tra abitanti di città e territori diversi: impedire questo allo stadio è rinnegare le nostre radici culturali. Poi è insopportabile l’ipocrisia di molti, a partire dal presidente della Lega Pro, Mario Macalli. In relazione ai fatti verificatisi in occasione di Salernitana-Nocerina ha domandato con veemenza come fosse stato possibile far arrivare 200 tifosi sotto l’albergo in cui si trovavano i giocatori della Nocerina, concludendo: ‘Me lo spieghi, il questore. Altrimenti venga trasferito sulle montagne sarde’. La riproposizione del trasferimento in Sardegna come punizione da parte di uno dei massimi rappresentanti dell’istituzione calcistica in Italia appare davvero un paradosso”.

Intanto a pagare le multe è il Monza del neopresidente Anthony Armstrong-Emery: cosa pensano i Sab del costruttore inglese? “Non capiamo perché siamo accusati dagli altri tifosi di non lodarlo. Noi non siamo avvezzi ai facili entusiasmi: continuiamo per la nostra strada consapevoli che non esistano benefattori, ma solo imprenditori, buoni o ciarlatani. Peraltro, chi vanta ambizioni e un progetto pluriennale di riavvicinamento dei tifosi allo stadio, non può far pagare la domenica ben 12 euro il biglietto intero della curva Sud (infatti durante la partita col Mantova è stato esposto nella “Pieri” uno striscione con la scritta “Curva 12 euro prezzo da neuro”).

Il comportamento della squadra vi sta soddisfando? “Dal punto di vista dei risultati, fino a una settimana fa la posizione in classifica era in linea con le aspettative. Sapevamo di non avere da tifare una squadra ‘ammazzacampionato’, però teoricamente non dovrebbero neanche esserci problemi a conquistare l’ammissione alla nuova Divisione unica. In seguito alla seconda sconfitta consecutiva siamo scesi al limite dell’obiettivo minimo, che è l’ottavo posto, l’ultimo utile per evitare la coda degli spareggi. Desidereremmo che il Monza tornasse subito in una zona più tranquilla di classifica e ci rimanesse fino alla fine del campionato. Per quanto riguarda il gioco espresso, l’attuale squadra biancorossa mostra un bello spettacolo grazie a un calcio offensivo”.

fausto marchetti in corteo coi sab

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