Opinioni

Chiudere il Parco alle auto? Non ora: priorità sistemare le vie di accesso ciclopedonali

Cari Monzainbici, Comitato Parco, WWF, Italia Nostra, Legambiente e Creda, la vostra richiesta di chiusura di Viale Cavriga è fuori luogo e fuori tempo. Ecco, però, quello che con forza bisogna richiedere.

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Cari Monzainbici, Comitato Parco, WWF, Italia Nostra, Legambiente e Creda, la vostra richiesta di chiusura di Viale Cavriga è fuori luogo e fuori tempo. Ecco, però, quello che con forza bisogna richiedere e ve lo dico da ciclista, da pedone e, perchè no, da runner.

Bisogna migliorare le vie ciclopendonali di accesso al Parco che ad oggi sono una vergogna. Sì, una vergona. E il perchè preferisco dimostralo coi fatti di seguito. Al momento, quindi, la vostra richiesta è fuori luogo, perchè più che vietare il transito delle auto all’interno del Parco di Monza, che è una cosa che scommetto tutti noi non amiamo, e non ci vuole un ambientalista accanito per capire quanto strida il passaggio dei mezzi a motore in una delle pochissime aree verdi rimaste in questa povera Brianza, bisogna migliorare le vie ciclopendonali di accesso al Parco che ad oggi sono una vergogna. Lo ripeto per chi non avesse sentito e mi rivolgo a tutti i sindaci, qualcuno con più colpe, qualcuno con meno, ma tutti si sentano in qualche modo tirati in causa.
La logica che sta dietro a questa richiesta, non inedita, per carità, è sempre la stessa: se incentiviamo l’uso della bicicletta, dall’altra parte avremo meno auto in circolazione.

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Via della Vittoria che collega Arcore e Villasanta al Parco di Monza (zona Porta di San Giorgio)

 Fuori tempo, perchè oggi ci sono troppe automobili in circolazione, ma gli automobilisti non hanno scelta. Chi non eviterebbe code, inquinamento, costi del trasporto in auto se potesse? Viale Cavriga oggi è una soluzione, pesante da mandare giù, secondo me, ma inevitabile per evitare la paralisi della città di Monza e di quelle vicine.

Le ragioni della vergogna –  Se per esempio da Arcore per arrivare al Parco di Monza, già in molti preferiscono caricare biciclette e figli in macchina è perché non c’è una pista ciclopedonale sicura che collega questo paese al parco. A Vedano? Idem con patate. Lungo via Villa la ciclabile è un marciapiede, largo, ma pur sempre un marciapiede. L’accesso principale del Parco di Monza, l’arcinota discesa di via Vedano: per arrivarci non c’è alcuna ciclabile. Le porte di San Giorgio e di Biassono? Probabilmente le più rischiose in assoluto, una, in particolare, a Biassono, in discesa e “a gomito”.

E se per andare dal centro di Monza al parco la sera devo percorre una strada riservata alle biciclette piena di buche, tutta sconnessa, ma soprattutto con una illuminazione scarsissima è ovvio che preferirò sempre andare in auto, preferirò inquinare uno dei pochi polmoni verdi della nostra zona, piuttosto che rischiare la vita. Rischiare la vita, lo scrivo due volte, perché sia chiaro di cosa stiamo parlando.

Allora la richiesta da oggi, deve essere quella di migliorare le vie di accesso al Parco di Monza. Dopo verrà tutto il resto. Anche la chiusura di viale Cavriga ai mezzi motorizzati. Cari Monzainbici, Comitato Parco, WWF, Italia Nostra, Legambiente e Creda volete aiutarmi in questa battaglia, non nuova ma sempre di grande importanza?
Attendo vostre considerazioni il mio numero di telefono e la mia email la conoscete.

Ingresso al parco da San Giorgio

Ingresso al parco da San Giorgio

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Una bella immagine del nostro amato Parco di Monza – Foto Matteo Speziali

 

 

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