Attualità

“Critical bike”: protesta pacifica contro Expo

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Una protesta pacifica contro Expo. Una “Critical bike” con oltre 300 manifestanti che dalle ore 16 fino oltre le 18 hanno urlato il loro dissenso per le vie della città: “No Expo” e “No alla privatizzazione della Villa Reale“. Tre i momenti più ad alta tensione, ma senza nessuna grave conseguenza.

Protesta-No-Expo-7-luglio-2013 (44)Tre le parole chiave che hanno contraddistinto i temi della manifestazione: “Cemento, precarietà e debito – è questo quanto porterà Expo 2015 in Lombardia – ha affermato Paolo del autonomo del Foa Boccaccio – Stanno già costruendo a dismisura a Rho e dintorni, e andranno avanti così senza nemmeno bonificare le zone che tutti sanno essere a rischio. Expo porterà lavoro? Noi crediamo proprio di no, perché al massimo in quei sei mesi sì ci sarà da fare, ma poi? E infine, siamo certi, visto come sono andate le olimpiadi o altri grandi eventi di questo tipo che ciò che rimarrà nelle casse dei nostri comuni sarà solo un grande debito”.

Arrivati un centinaio di manifestanti da Milano in bicicletta si uniti a quelli che già li attendevano in largo Mazzini e da lì ha preso il via la manifestazione che passando da via Manzoni è arrivata in piazza Trento e Trieste. Lì alcuni residenti hanno risposto gettando dell’acqua dai balconi per allontanare coloro che avevano appena affisso un volantino sul muro di una banca. Ne è nato uno scambio di insulti che è andato avanti per qualche minuto. Il corteo ha proseguito per giungere in via Padre Giuliano Reginaldi dove una grande cartello è stato affisso ad un palazzo di proprietà comunale che riportava la scritta “Proprietà pubblica in svendita” .

La manifestazione è entrata nel vivo quando il corteo ha raggiunto la recinzione sul retro dei Giardini della Villa Reale dove i manifestanti e forze dell’ordine son giunti ad un palmo. Probito loro di mettere una grande lenzuolo sulla recinzione dei giardini, il corteo si è diretto verso viale Brianza presso l’ingresso principale della Reggia. Dieci minuti, quindi massimo, durante i quali sono state urlate tutte le ragioni della contestazione. Poi, con lo stile pacifico che ha contraddistinto la manifestazione i “Critical biker” hanno preso via Boccaccio per tornare verso il centro della città.

 

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