Il Tar restitusce la poltrona di sindaco a Taveggia

Taveggia-lega-nord-sindaco-medaIl Tar ha deciso il vincitore del ballottaggio, è Taveggia, che era stato sconfitto per una solo scheda. Una notizia giunta ieri alle ore 15, che ha strasvolto il comune di Meda e l’attuale giunta.


Taveggia-lega-nord-sindaco-medaIl Tar ha deciso il vincitore del ballottaggio, è Taveggia, che era stato sconfitto per una solo scheda. Una notizia giunta ieri alle ore 15, che ha strasvolto il comune di Meda e l’attuale giunta.

Entro sette giorni arriveranno anche le motivazioni della sentenza che ha dato ragione all’ex sindaco della Lega Nord che aveva contestato 4 schede e respinto il controricorso dell’attuale sindaco Gianni Caimi che ne aveva contestate 7.

Cambio di timone in arrivo quindi a Meda, la città da maggio era passata al centrosinistra e ora su provvedimento esecutivo tornerà a essere guidata dal partito del Carroccio.

gianni-caimi-meda

Ma la battaglia sembra non essere finita: «Rispettiamo la sentenza, anche se non la condividiamo e pertanto ricorreremo al Consiglio di Stato, che si pronuncerà in via definitiva – spiega Caimi – Ieri sera al telefono con il Prefetto di Monza Giovanna Vilasi mi ha confermato che per il momento resto il sindaco in carica, perché allo stato attuale non è ancora chiaro come evolverà la situazione dal punto di vista amministrativo, ovvero se la sentenza diventerà tra pochi giorni esecutiva ad opera dell’autorità amministrativa, ovvero opererà una sospensiva fino alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato».

E mentre si va a risolvere questo momento di incertezza sul cambio di poltrona la giunta Caimi dichiara di portare avanti il loro impegno con i cittadini: «Continueremo ad operare: quando siamo stati insediati legittimamente dopo le elezioni, non abbiamo tenuto conto dei contenziosi in corso, ma abbiamo operato nell’interesse dei cittadini, attuando il nostro programma. Confidiamo che la procedura amministrativa prevista in questi casi non rechi inutili danni alla continuità amministrativa e pertanto eviti un susseguirsi di maggioranze tra una sentenza e l’altra, impedendo ad entrambe di impostare progetti con il normale respiro di legislatura».

In foto sopra Giorgio Taveggia, sotto Gianni Caimi

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