Brera apre ad Arcore. Il sindaco: “Le Belle Arti coinvolgeranno la città”. Video

Mancava il ministro Bondi, ma all’inaugurazione dell’anno accademico 2010/11 del corso di restauro made in Brera, il parterre di autorità era molto ricco. Autorità locali e onorevoli  hanno confermato l’importanza dell’accordo raggiunto tra il comune e l'Accademia delle Belle Arti milanese, che ha portato il corso quinquennale di restauro dell’università milanese in città con sede nelle scuderie di Villa Borromeo e nell’edifcio della scuola Olivetti. La durata dell'intesa è per almeno 30 anni.


Mancava il ministro Bondi, ma all’inaugurazione dell’anno accademico 2010/11 del corso di restauro made in Brera, il parterre di autorità era molto ricco. Autorità locali e onorevoli  hanno confermato l’importanza dell’accordo raggiunto tra il comune e l’Accademia delle Belle Arti milanese, che ha portato il corso quinquennale di restauro dell’università milanese in città con sede nelle scuderie di Villa Borromeo e nell’edifcio della scuola Olivetti. La durata dell’intesa è per almeno 30 anni.

Un pubblico numeroso ha potuto sbirciare domenica i laboratori in cui studieranno i 150 studenti del professor Duilio Tanchis, prima di assistere alla cerimonia di inaugurazione, cui hanno presenziato il direttore dell’Accademia, Gastone Mariani, il professor Tanchis, il sindaco Marco Rocchini, l’assessore alla Cultura Vittorio Perrella, il presidente dell’associazione Villadarcore, nonché ideatore dell’accordo Antonio Mansueto, oltre ad assessori, consiglieri regionali e provinciali, onorevoli e autorità locali, su tutti Dario Allevi, presidente della provincia di Monza e Brianza.

Università non significa esclusività. È questo il messaggio forte che emerge sin dalle prime battute della cerimonia inaugurale. «Brera non vuole isolarsi – spiega un commosso Marco Rocchini – ma anzi diventare un centro di gravità che attragga tutti i cittadini, promuovendo iniziative culturali su tutto il territorio e coinvolgendo anche le scuole superiori». Da qui la promessa che il corso, in partenza domani mattina, coinvolgerà la popolazione, con mostre, laboratori, aperture eccezionali per illustrare i lavori realizzati dagli allievi dei tre indirizzi.

Dal sindaco anche un tentativo di smorzare i toni polemici che hanno dominato il dibattito politico arcorese negli ultimi mesi. «Ne approfitto per ringraziare la precedente amministrazione, che ha curato il restauro delle Scuderie permettendoci di realizzare questo sogno. «Da oggi Arcore è più ricca, in ogni senso».

Ma università significa anche internazionalità, per questo «Brera si caratterizza per il suo cosmopolitismo, e la sede di Arcore non sarà da meno. – commenta il direttore Mariani – I tre corsi, per un totale di nove laboratori,  porteranno in città 150 studenti provenienti da tutto il mondo, Cina compresa».

L’inaugurazione del corso, che con l’apertura dell’ex Olivetti nel 2011 raggiungerà i 2850mq di aree disponibili, è stata l’occasione ideale per riconfermare il valore, anche economico, della cultura in un momento delicato come quello attuale: da Allevi all’onorevole Centemero si è ricordato come «la cutlura sia nutrimento per l’anima e le casse statali».

E il futuro? Dall’amministrazione e dal direttore dell’Accademia traspare la volontà, o la speranza, di poter risollevare le sorti di Villa Borromeo e di tutto il patrimonio artistico del Vimercatese.

Video – clicca qui

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